Il volume di Westermann, complementare a quello di Gloege sul Nuovo Testamento, rende familiare il patrimonio veterotestamentario, ne illustra gli aspetti storico-narrativi e richiama con le parole di oggi la scelta antica e nuova tra accettazione del progetto divino e rifiuto.
Il volume è stato concepito come ideale complemento al volume di Wastermann sull'Antico Testamento e ne ripete l'impianto sistematico-didattico. Il volume è un'interpretazione tematica del Nuovo Testamento, scritta con l'intento di aiutare il nostro tempo e ciascun lettore a collaborare attivamente al quotidiano farsi del Vangelo; per favorire l'elaborazione di un giudizio autonomo e criticamente fondato sono utilizzati il metodo storico-critico e i risultati attuali della ricerca scientifica.
Uno strumento per l'esegesi e la predicazione. La seconda parte dei libri storici dell'Antico Testamento presenta un materiale narrativo e argomenti vari e articolati che riguardano un ampio periodo della storia antica di Israele e diversi sono gli eventi cruciali che si susseguono a ritmo serrato. I commenti patristici a questi libri non sono né numerosi né ampi in quanto i Padri della Chiesa non erano propensi ad una lettura storica o filologica della Bibbia e la loro esegesi dei libri storici si concentrava su quegli episodi singoli in cui quella interpretazione tipologica o morale era possibile. Il volume raccoglie i commenti di autori latini e greci, tra i quali: Origene, Clemente Alessandrino, Basilio Magno, Giovanni Cristostomo, Tertulliano, Cipriano, Ambrogio, Agostino; e i testi di alcuni padri siriani.